Maculopatia

LA MACULA

La macula si trova al centro della retina e controlla la capacità di riconoscere i più fini dettagli degli oggetti ed i colori, leggere e scrivere; essa ha una densità molto elevata di fotorecettori.
II resto della retina serve alla visione laterale o periferica e quindi ci permette di vedere tutto ciò che si trova attorno al punto che stiamo fissando. Questa funzione è molto importante per esempio per scendere i gradini o per accorgerci del sopraggiungere di un autoveicolo dai lati, mentre stiamo fissando la strada davanti a noi.

LA MACULOPATIA
La maculopatia é il danneggiamento della macula.
Questo si verifica in alcune persone dopo i 60 anni, e per tale motivo questa malattia viene chiamata degenerazione maculare legata all’età (ARMD). Raramente può colpire i giovani sotto forma di malattie spesso ereditarie che vengono dette distrofie maculari.
La degenerazione maculare legata all ‘età può essere di 2 tipi:
– secca (atrofica), caratterizzata da un progressivo assottigliamento della retina centrale scarsamente nutrita dai capillari che risultano poco efficienti.
– essudativa (neovascolare o disciforme), complicata dalla formazione di vasi capillari anormali, inglobati in sottili membrane “neovascolari” dalla parete molto fragile. Questi vasi perdono plasma e si rompono facilmente, causando ripetuti episodi emorragici seguiti dal tentativo di riparazione tissutale, formando una cicatrice centrale.
La forma essudativa può essere bloccata da un trattamento laser, ma solo nelle fasi precoci, quando i vasi anomali da cui fuoriesce liquido non si trovano al centro della macula.
Una certa percentuale di degenerazioni atrofiche diventa essudativa nel tempo, per cui é utile monitorarne l’evoluzione. Inoltre, anche i trattamenti laser che riescono a chiudere efficacemente questi vasi, non possono impedire eventuali recidive.
La degenerazione maculare legata all’età tende a coinvolgere entrambi gli occhi, anche se in tempi diversi.
Una volta insorta la malattia su di un occhio, la probabilità di avere un coinvolgimento dell’occhio contro laterale é circa il 30% entro 5 anni. La maculopatia rappresenta la principale causa di cecità legale nelle persone anziane in Italia.
Negli Stati Uniti ogni anno ci sono 165.000 nuovi casi ed il numero totale di malati raggiunge il milione.
Al momento attuale purtroppo non sono conosciute né le cause della malattia né una cura definitiva.

SINTOMI
La degenerazione maculare legata all ‘età (ARMD) non da dolore. Anzi, inizialmente il problema visivo può non essere notato, perché si supplisce con l’occhio buono. I primi sintomi di solito sono la distorsione delle immagini (metamorfopsie), per cui gli oggetti appaiono deformati e/o rimpiccioliti. Se viene interessata la parte centrale della macula (fovea), compare una macchia di “non visione” centrale, per cui osservando per esempio un viso, si vedono le orecchie ma non le espressioni, gli occhi e la bocca; oppure si vede la sagoma dell’orologio ma non l’ora indicata.
Questa evoluzione può verificarsi rapi15:45 17/10/2016e la propria visione. Il TEST DI AMSLER consiste nell’osservare, un occhio alla volta, un puntino centrale di un foglio di carta quadrettata; se alcune parti sono distorte o sfuocate bisogna contattare urgentemente il proprio oculista di fiducia.
Un controllo oculistico almeno annuale é comunque utile.

COME SI ESEGUE IL TEST DI AMSLER
– esporre il reticolo ad una buona luce
– adoperare occhiali da vicino, se già presbiti
– mettere il reticolo a 35 cm di distanza
– coprite un occhio
– fissate il centro del reticolo e sforzatevi di notare se i quadretti tutto attorno sono diritti
QUESTO ESAME NON SOSTITUISCE IN ALCUN MODO UNA VISITA SPECIALISTICA OCULISTICA; PUO’ AIUTARE A RICONOSCERE PICCOLE ALTERAZIONI SOGGETTIVE CHE VERRANNO SEGNALATE AL MEDICO SPECIALISTA.

DIAGNOSI
Durante la visita specialistica, l’oculista osserva il fundus dopo aver dilatato la pupilla con delle gocce.
Per meglio inquadrare la situazione retinica di certi pazienti si esegue “l’angiografia con fluoresceina” e “l’angiografia con verde di Indocianina”. Entrambi sono esami fotografici e non radiologici e consistono nel riprendere delle immagini dettagliate dei capillari retinici nel momento che questi sono attraversati dal colorante (fluoresceina o indocianina) che viene iniettato endovena nel braccio del paziente. Con le immagini ottenute si può porre diagnosi e stadiare la malattia, e servirsene, eventualmente, come guida per un trattamento laser.

TERAPIA
I neovasi crescono all’interno della retina a causa di una piccola rottura degli strati retinici più profondi. II liquido che fuoriesce da questi vasi anomali si accumula nella retina, causando la distorsione delle immagini.

In alcuni casi si può eseguire un trattamento con laser termico, però nel caso in cui le membrane neovascolari sono poste al di fuori dell’area maculare.
Altro trattamento è la cosiddetta TERAPIA FOTODINAMICA (PDT).
Le applicazioni possono servire per favorire il riassorbimento dei liquidi fuoriusciti dai capillari fragili oppure eliminare le membrane neovascolari. II trattamento si esegue in ambulatorio, senza anestesia.
Nuova ed innovativa è l’iniezione intravitreale di farmaci anti-angiogenetici quali AVASTIN, LUCENTIS E MACUGEN.
Dagli ultimi studi multicentrici internazionali si è visto che combinando diverse terapie, la cosidetta tripla terapia (terapia fotodinamica, iniezione intravitreale di farmaci antiangiogenetici e iniezione intravitreale di cortisonici) si ottengono risultati più incoraggianti e duraturi.
In rari casi selezionati, queste membrane possono essere asportate chirurgicamente.
Solitamente il beneficio di questi trattamenti è modesto e non è scevro da rischi, in quanto viene interessata una zona di retina molto vulnerabile.
Dopo aver eseguito il trattamento é necessario ripetere periodicamente la fluorangiografia.

PROGNOSI
Se la maculopatia evolve, le attività in cui é necessaria una fine discriminazione, come leggere e scrivere, riconoscere oggetti piccoli, o infilare il filo in un ago possono diventare difficili.
Sarà sempre possibile avere un livello di visione utile per conservare la propria autonomia, utilizzando il proprio campo visivo e la visione laterale per eseguire tutte le attività della vita quotidiana.

COME ALLEVIARE IL DISAGIO FUNZIONALE
1) Leggere in ambienti ben illuminati.
2) Imparare a muovere molto la fissazione, in modo da cogliere maggiori dettagli.
3) Utilizzare lenti d’ingrandimento o potenziare le lenti per vicino m modo da conferire loro
un effetto ingrandente.
4) Se questo fosse insufficiente, esistono ausili visivi particolari, tra cui occhiali dotati di
sistemi di lenti (galileiani o telescopici), in grado di ingrandire le immagini da 2X a 16X,
oppure videoingranditori, che mostrano su un monitor, alla grandezza desiderata, i
caratteri di un testo che viene fatto scorrere su un tavolo, oppure ancora, dispositivi
computerizzati o parlanti.

STATO DELLA RICERCA SCIENTIFICA
Molti lavori di ricerca stanno studiando le cause della maculopatia e come essa possa venire curata. Il più importante è lo “STUDIO AREDS”.
Vi sono correlazioni con il fumo di sigaretta, con l’esposizione al sole e con l’invecchiamento.
Dal punto di vista terapeutico, la sostituzione della zona di retina danneggiata dalla malattia é
difficile, perché essendo la retina composta anche da cellule nervose, si possono considerare come cellule “perenni” cioè che non si rigenerano. Questo rende i tentativi di trapianto molto complessi da eseguire.
In questo campo sono in corso esperimenti in tutto il mondo, sebbene aumentare la vista evitando fenomeni di rigetto sia complesso.

PREVENZIONE
Le cause della degenerazione maculare non sono ancora conosciute. Tuttavia, almeno nelle forme senili, gran parte della responsabilità spetta ad alterazioni circolatorie che con l’invecchiamento si manifestano in modo variabile.
E’ molto importante controllare:
– la pressione arteriosa
– la glicemia
– il colesterolo
– ridurre il consumo di sigarette
Precauzioni da prendere:
– Utilizzare occhiali da sole che taglino le lunghezze d’onda inferiori ai 500 nm, cioè una
parte del blu visibile e tutte le radiazioni ultraviolette (A e B)
– Supplementi vitaminici: vit C, vit E, selenio, zinco.
Dati scientifici suggeriscono un beneficio di queste sostanze sul deterioramento retinico.

Da non assumere in caso di:
a. Calcolosi renale (la vit C in alte dosi puó precipitare i calcoli)
b. Diabete (vit E e selenio possono potenziare le infezioni e la vit C in alte dosi puó
interferire con i dosaggi della glicemia)
c. Gotta, aterosclerosi (la vit C puó interferire con i dosaggi di uricemia e colesterolemia)
d. Anomalie della coagulazione (la vit E puó alterare la vit K, aumentando gli effetti degli
anticoagulanti)
f. Anemia

CONCLUSIONE
E’ IMPORTANTE ABITUARSI DOPO I 40 ANNI A VISITE PERIODICHE OCULISTICHE DI CONTROLLO A SCOPO PREVENTIVO PER EVITARE UNA DIAGNOSI DI MACULOPATIA TARDIVA.